Concorso

Le recensioni premiate il 6 Novembre a Castiglione delle Stiviere – Prima parte

 Titolo: I Pattini d’argento.

Autore:Mary Mapes Dodge, traduzione di Alessandra Lavagnino.

Casa editrice:Giunti junior.

Cara Gretel,

ti scrivo per dirti che, leggendo il tuo libro, mi sono scese le lacrime dagli occhi per tutte le tue disavventure. Prima la malattia di tuo padre, poi la difficile situazione economica e il pesante stato d’animo che si era creato nella tua famiglia. Tu e tuo fratello Hans siete stati di conforto e di aiuto per la vostra mamma e, insieme a lei, avete superato tutte le difficoltà e gli ostacoli che avete incontrato. Sei stata molto coraggiosa, ti confesso che io, al tuo posto, non ci sarei mai riuscita.

Ti ringrazio per avermi fatto capire che non ci si deve arrendere al primo ostacolo, ma si deve lottare per avere quello che si desidera; tu hai lottato e l’hai ottenuto!

Con affetto, la tua amica Chiara.

Chiara B.

Titolo: Le avventure di Tom Sawyer

Autore: Mark Twain

Casa editrice: La Sorgente

Genere: avventuroso.

 La copertina rappresenta un indiano, che si chiama Joe, Tom Sawyer, il protagonista e infine un battello a vapore. La storia parla di un ragazzino, le illustrazioni sono poche ma a colori e le pagine sono 120. Infine l’ età del pubblico a cui è rivolto è dagli 8 ai 9 anni.

In questo libro viene raccontata la storia di un ragazzo molto vivace che vive negli USA a metà dell’ ottocento.

Le avventure si svolgono sui due fiumi Missouri e Mississipi. Tom è un orfano che vive con la zia, ma ne combina di tutti i colori. Ha un amico, Huck, che è un vagabondo e insieme trascorrono molte giornate. Sono anche testimoni dell’omicidio di un dottore e, quando Tom decide di testimoniare contro l’assassino Joe, rischia di essere ucciso da lui.

Il libro è molto bello perchè è molto avventuroso e pieno di colpi di scena. Mi ha colpito molto quando Betty (La amata di Tom) e Tom si perdono nella grotta e non trovano la strada per uscirne.

Mi è piaciuto molto il punto in cui Tom deve dipingere la staccionata per punizione, ma riesce a far sembrare tutto un gioco e a farla dipingere ai suoi amici in cambio di cianfrusaglie.

 Lorenzo G.

Titolo: Il Giardino Segreto

Autore: Frances Hodgson Burnett, traduzione di Giorgio Van Straten

Casa Editrice: Giunti Junior

 Il romanzo è composto da 27 capitoli e si svolge in 252 pagine. Si racconta la storia di Mery, una bimba nata e cresciuta in India, dove è rimasta orfana e viene accolta dallo zio, sig. Craven. Mery, andando a vivere nella brughiera, in Inghilterra, cambia modo di vivere e impara a comunicare con chi vive nel castello, non solo con Martha, la sua cameriera, con Ben Weatherstaff, il giardiniere, ma anche con un pettirosso che le fa scoprire la chiave del Giardino segreto, sepolta lungo il viale. Mery riesce a trovare la porta e, quando entra, trova un giardino all’apparenza morto, ma che nasconde germogli e fiori che hanno bisogno delle attenzioni di Mery e del suo nuovo amico Dichon, un incantatore di animali. Il giardino è come Mery: quando era in India era sempre malata e non aveva voglia di vivere, mentre nella brughiera impara a fare amicizia ed è felice. La sua vitalità coinvolge anche Colin, il figlio del sig. Craven, un ragazzo che, dalla morte di sua madre, non ha più voglia di vivere; Mery gliela fa scoprire e lo riavvicina al padre.

E’ un bellissimo libro che consiglio a tutti i lettori appassionati.

 Lorenzo C.

 Titolo: Pel di Carota

Autore: Jules Renard

Casa Editrice: “LA SPIGA” Languages- collana “Le pulci con gli occhiali”.

Genere: Narrativo

 La copertina rappresenta un bambino appoggiato ad un albero e , lontano, la sua casa.

Sono raccontati diversi fatti successi al protagonista, un ragazzo vivace soprannominato Pel di Carota, che si sente considerato poco dai grandi perché gli vengono fatti fare sempre i lavori più noiosi, più antipatici; a volte però si vendica e si sente felice. Crede che i suoi genitori vogliano più bene ai suoi fratelli che a lui. Alla fine del libro però Pel di Carota si accorge che il suo modo di pensare era sbagliato.

Nel libro vi sono illustrazioni in bianco e nero ma molto belle. Il libro ha 42 pagine ed è rivolto ad un pubblico di 6-8 anni ma anche ad un pubblico adulto di qualsiasi età.

Il racconto mi è piaciuto perché mi ha fatto capire che a volte si possono avere pensieri sbagliati. Quello che mi ha colpito è stato l’amore che i genitori di Pel di Carota hanno dimostrato di avere per tutti i loro figli.

Recensione:

Pel di Carota ha un fratello ed una sorella più grandi, ma quando c’è un lavoro antipatico da fare, con delle scuse questi non lo fanno e i genitori lo fanno fare a Pel di Carota; quando succede un guaio viene rimproverato e il ragazzo comincia a pensare che ce l’ hanno con lui. Negli episodi “Il portapenne”, “L’amo” e “La moneta” Pel di Carota capisce che quello che pensava era sbagliato perché suo papà e sua mamma gli dimostrano di avere affetto per lui come per gli altri.

Nell’ultimo racconto, che si intitola “La rivolta”, Pel di Carota fa una cosa che non aveva mai fatto prima: si rifiuta di fare il lavoro che gli aveva detto sua mamma e per questo si sente più grande.

 Claudia O.

Titolo: Piccole donne

Autore:Louisa M. Alcott

Casa Editrice:Giunti Junior

 Care Piccole Donne, Meg, Jo, Beth ed Amy, ho letto con molto interesse la vostra storia e voglio dirvi che mi piace molto il vostro modo di affrontare la vita, siete un esempio da seguire. Vi ammiro perché riuscite a trovare sempre il lato buono delle cose e pronte a dare tutto quello che possedete per aiutare gli altri .Vi siete trovate spesso in situazioni difficili, a causa della guerra e delle malattie: ricordo quando tu, Beth, hai preso la scarlattina e tua madre non c’era. E tu Jo, sei stata quando hai venduto i tuoi lunghi capelli per comprare le medicine per tuo padre. Io non ne sarei mai stata capace!

Sapete, certe volte mi chiedo come sarebbe stato vivere con voi, così tanto diverse tra di voi. Tu , Meg, sei quasi una donna con le tue vanità e il desiderio di diventare ricca e bella, tu, Jo, sei un po’ egoista, con le tue pazze idee ed i tuoi amatissimi libri, tu, Beth, sei buona, sincera, saggia e responsabile e tu, Amy, sei simpatica con il tuo” testamento” e le tue parole”strampalate”. Se penso anche a Laurie, il vostro amico, con i suoi scherzi pesanti, credo proprio che sarebbe stato davvero molto divertente ed avrei imparato molte cose. A…quasi dimenticavo, vi ringrazio per aver trascorso con me una piacevole estate.

La vostra Federica.

 Federica F.

Titolo: Alice nel paese delle meraviglie

Autore: Lewis Carroll – Traduzione di Cristina d’Avena

Cristina d’Avena

Casa Editrice. De Agostini

Il libro che ho letto si intitola Alice nel paese delle meraviglie, un libro avventuroso che racconta una fiaba conosciuta sia dai piccoli che dai grandi.

Nella sua copertina è disegnata Alice che corre dietro ad un coniglio. Questo libro è formato da 32 pagine, abbastanza grandi. Ci sono delle illustrazioni chiare,a colori.

La storia parla di una bambina che, in un pomeriggio, mentre si annoia a morte, vede un coniglio. Lo insegue ed entra come per magia nel paese delle meraviglie, dove diventa grossa grossa e piccola piccola. In questa avventura incontra un gatto parlante, una donna volante,un cappellaio matto, un bruco, una regina un po’ pazza che vuol far tagliare la testa a tutti e , ovviamente, il coniglio, colui che la guida nel paese delle meraviglie. Questi personaggi portano Alice in un mondo nuovo e, facendola divertire, le fanno passare il tempo. Alla fine dell’avventura Alice si ritrova di nuovo nel mondo reale e, delusa, capisce che era stato tutto un bellissimo sogno. Questo libro mi è piaciuto molto perché può capitare anche a me di annoiarmi, anche se io, di solito, non faccio questi strani sogni!!!

La cosa che mi ha colpito di più è il fatto che la scrittrice di questo libro ha usato come base del racconto un fatto reale che può succedere in qualunque momento, ma credo che un sogno così non si faccia tutti i giorni !!

Sono sicura che questo libro non piace solo ai bambini come me, ma anche ai grandi. Lo consiglio a chi ama leggere perché è un libro simpatico, avventuroso e soprattutto perché racconta una storia molto bella!!!

 Greta C.

Titolo: Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare  

Autore:Luis Sepulveda

Casa Editrice: Salani
 
Un paio di anni fa ho letto, per la prima volta, questo romanzo e, dopo averlo terminato, ho pensato che fosse una semplice fiaba, una bellissima storia che incanta i bambini, come quelle che mi leggeva la mamma, alla sera, per farmi addormentare.
Avevo trovato la trama molto originale: Kenagh, una gabbiana avvelenata da una macchia di petrolio, in punto di morte riesce ad affidare il proprio uovo al gatto Zorba strappandogli tre promesse: quella di non mangiare l’uovo, di averne cura e di insegnare a volare al piccolo nascituro! Così, dopo la morte di Kenagh, Zorba cova l’uovo: nasce una gabbanella che viene battezzata Fortunata dall’intera comunità dei gatti. Ma come può un gatto insegnare a volare? Zorba dovrà ricorrere all’aiuto di tutti, anche a quello dell’essere umano. Un poeta solitario e dall’animo sensibile viene scelto per questo compito e una sera di pioggia e vento Fortunata, dall’alto di un campanile, può finalmente volare!
Oggi, rileggendo il libro per la seconda volta, penso si tratti sempre di una favola, ma soprattutto di una storia piena di amicizia e di rispetto per gli altri; ricca di valori e sentimenti. L’autore ci manda un messaggio importante: di amore per la natura, di generosità e di solidarietà anche tra “diversi”! Il gatto può voler bene all’uccellino e viceversa e comunque, per quanto doloroso, arriva il momento per tutti in cui bisogna spiccare il volo perché, come dice Zorba: “Vola solo chi osa farlo!”
 
Filippo R.
By |2021-10-26T22:19:56+00:00novembre 15th, 2004|5. CLASSE QUINTA, 6. ITALIANO, CICLO 2000/2005|3 Comments

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3 Comments

  1. utente anonimo 16 novembre 2004 at 15:29 - Reply

    Cara Teresa,
    nella mia recensione( Tom Sawer), nella 12° riga c’è un svista:per cortesia dovresti mettere la virgola dopo la parola “Joe” anzichè prima, visto che cambia completamente il significato.Grazie per avere pubblicato le nostre recensioni.
    Lorenzo G.

  2. utente anonimo 17 novembre 2004 at 18:48 - Reply

    Ancora tanti complimenti a tutti.
    Carmelo

  3. utente anonimo 18 novembre 2004 at 13:46 - Reply

    Complimenti giuria e agli autori di queste magnifiche recensioni!!!
    Sono veramente belle.

    Da Alice,un’alunna della maestra Teresa.

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