Litigi

Questo non è un giallo, è una storia inventata che racconta momenti verosimili di scuola e di vita. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.

Litigi

Nella Scuola di S.Marcello l’anno scolastico stava scivolando, tra gioie, dolori, amicizie, feste e verifiche, verso la fine del primo quadrimestre. In una classe quinta X, da un pò di tempo c’era qualche inconveniente. Francesco era inquieto e bastava che Alessandro o Lucia gli passassero semplicemente accanto perchè lui reagisse d’impulso, con una provocazione. Avevano litigato durante un lavoro di gruppo; quel giorno Francesco non aveva voglia di lavorare e Alessandro aveva scherzato un pò sul suo disimpegno. Cominciarono a volare parole grosse e Lucia, che coordinava il gruppo, chiese l’intervento della maestra.

Dopo quell’episodio, seguirono altri litigi per futili motivi, per una parola di troppo, per una reazione impulsiva. Lucia non rispondeva alle provocazioni di Francesco e cercava di stargli alla larga perchè aveva paura di litigare. I suoi genitori le dicevano sempre che bisogna volersi bene e non litigare perchè finisce sempre male. Alessandro ci soffriva e non riusciva a comprendere la “cattiveria” di Francesco. Un giorno, durante l’intervallo, cercò di parlargli e, come risposta, ricevette uno spintone che lo mandò a sbattere contro il termosifone. Fortunatamente non si fece troppo male, ma provò un grande dolore in fondo al cuore e scoppiò in un pianto fragoroso.Francesco fece spallucce, come per dire che non gli interessava nulla di quanto era accaduto e, girando i tacchi, andava ridacchiando sulle lacrime del compagno, dicendo che era una femminuccia. Quell’episodio fu troppo grave da sopportare per Alessandro. All’ uscita della scuola lo accusò di essere cattivo, uno scansafatiche, un egoista e gli disse che non ne poteva più di lui.

La storia prese una brutta piega e il clima che si respirava in quinta X era sempre più pesante. Qualcuno si schierò con Francesco, altri con Alessandro, altri con Lucia, altri ancora restarono neutrali…

In questa storia soffrivano solo Francesco, Alessandro e Lucia?

Il problema di Francesco, Alessandro e Lucia è risolvibile, come?

Aspetto i vostri numerosi commenti!

By |2021-10-26T21:39:11+00:00febbraio 2nd, 2005|5. CLASSE QUINTA, CICLO 2000/2005, VARI|73 Comments

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73 Comments

  1. utente anonimo 2 febbraio 2005 at 14:02 - Reply

    Cara maestra Teresa mi dispiace molto che non ho potuto scrivere sul blog perchè c’era un guasto al computer.Volevo dirti che mi piace molto l’idea di costruire un libro sulla Pace e non vedo l’ora che iniziamo!!!

    Un bacione da Federica M.

  2. piccoliroditori 2 febbraio 2005 at 17:59 - Reply

    Risposte:

    1Secondo noi in questo litigio anche gli altri soffrivano perchè si erano stancati di sopportare la situazione.

    2Si,si poteva risolvere parlando e ragionando(gestire il conflitto)in modo di trovare un accordo.

    Federica M. e Sara

  3. utente anonimo 3 febbraio 2005 at 10:14 - Reply

    Salve amici,

    litigi come questi possono capitare a tutti. C’è chi si offende maggiormente e chi non se ne fa un grosso problema.

    In questa situazione,secondo noi, tutta la classe ha sofferto vedendo i tre amici litigare.

    Il problema di Francesco, Alessandro e Lucia sarebbe risolvibile se Franceso tenesse un comportamento più correto e meno sgarbato nei confronti di Alessandro.

    Il comportamento di Lucia, invece, ci sembra corretto e responsabile.

    Un bacione Sharon, Elisa e Abdul.

  4. utente anonimo 3 febbraio 2005 at 10:16 - Reply

    Secondo noi il dolore più grande di un litigio ,non deriva da un gesto come uno schiaffo,che provoca male fisico solamente per pochi istanti ,ma dalle parole che si usano che possono ferire il cuore, e quel dolore non è per poco tempo,anzi…

    è il dolore più grande che dura di più.Non soffre soltanto chi litiga,ma soffrono anche gli altri;i veri amici in caso di litigio,sono quelli che cercano di far chiarire le idee a chi sta litigando,che non ne vuole sapere di far pace.

    I litigi si possono risolvere, ascoltando le varie opinioni, senza voler comandare cioè imporre le proprie idee agli altri, ma semplicemente trovando una via di mezzo.

    Anche noi abbiamo vissuto un litigio simile, è una cosa molto brutta.

    I consigli che vi abbiamo appena scritto, con noi hanno funzionato, ci siamo chiariti, facendo così pace.

    Salutoni da Luisa e Greta.

  5. utente anonimo 3 febbraio 2005 at 10:15 - Reply

    Ciao ragazzi,

    volevamo rispondere alle vostre domande:

    1)Secondo noi per quel fatto soffrivano tutti perchè vedendo un amico comportarsi in quel modo soffrono tutti.

    2)Qesto fatto per noi si poteva risolvere sedendosi a tavolino e trovare un accordo.

    Tanti saluti da Nicolò e Nicholas.

  6. utente anonimo 3 febbraio 2005 at 10:17 - Reply

    Cari ragazzi siamo tre alunni della maestra Leila.

    Ci dispiace molto ma dobbiamo riflettere sulle domande che avete posto.

    Vi risponderemo al più presto.

    Ciao Simone,Claudia e Giulia

  7. utente anonimo 3 febbraio 2005 at 10:29 - Reply

    Ciao,siamo Lorenzo e Riccardo,due alunni della maestra Leila.

    Secondo noi non soffrivano solo Lucia, Alessandro e Francesco, ma soffriva anche tutta la classe perchè doveva sopportare i loro litigi.Tutto questo sarebbe potuto finire solo se Francesco fosse stato disposto a parlare.

    Pensiamo che Francesco abbia preso quello scherzo troppo seriamente, ma quello che ci ha sconvolti di più è stato quando Francesco spinse Alessandro contro il termosifone: lui non pianse per il male fisico ma per il male emotivo. Sinceramente, non era mai successo nella nostra classe di umiliarci solo perchè qualcuno cercava di fermare il litigio dopo essere stato picchiato.

    Lorenzo e Riccardo.

  8. tetibye 4 febbraio 2005 at 12:13 - Reply

    Noi pensiamo che Lucia non abbia avuto un comportamento adeguato, perchè nel gruppo prima di chiamare la maestra doveva cercare di risolvere la questione e se non ci riusciva la chiamava. Poi non doveva evitare il conflitto, ma affrontarlo parlando e facendo capire agli altri che il litigio si può risolvere rinunciando qualche volta a quello che si vuole o che si

    pensa per andare incontro agli altri. In conclusione possiamo dire che Lucia ha avuto paura di affrontare il litigio ed è restata indifferente a quello che succedeva.

    Federica M.,Sara, Sean

  9. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 15:06 - Reply

    Io penso che Lucia ha sbagliato perchè doveva parlarne e risolvere insieme il problema,invece è andata subito a chiamare la maestra.Penso anche che gli altri amici erano stanchi di vedere Francesco Lucia e Alessandro litigare.

  10. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 17:49 - Reply

    Siamo Mirko e Jacopo, per noi Lucia non dovrebbe aver paura di Alessandro e Francesco, lei ha la volontà di andarci a parlare con loro due.

    Per noi due Alessandro, Lucia e Francesco soffrivano.

    Il litigio è risolbivile solo se loro tre abbiano il coraggio di parlare tra loro.

  11. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 18:13 - Reply

    Ciao a tutti sono Chiara B. un alunna della maestra Teresa.Approposito della storia del litigio la penso come voi,secondo me la classe soffriva per l’aria che si respirava in quella classe.

    C’era una soluzione cioè parlandone e spiegando a tutti e due che il loro comportamento era sbagliato e che anche la classe ne risentiva.

    Ma questo poteva accadere solo se anche Francesco voleva fare pace,infatti in questi giorni la nostra maestra Silvia ci sta insegnando che solo se entrambi vogliono la pace il conflitto si può risolvere.Per mia opinione il cuore di Alessandro ha risentito molto per quello spintone,anche se è stato lui ha far scatenare l’uragano nella quinta x.

    Ciao Ciao!!!

  12. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 17:46 - Reply

    Secondo me tutta la classe soffriva perchè erano stanchi di vedere Francesco arrabbiato.

    Il litigio è risolvibile: Francesco e Alessandro dovrebbero discutere fino ad arrivare alla pace.

    Lucia si è comportata in modo sbagliato perchè l’intervento di un’altra persona non risolve il litigio, ma non è stata l’unica a sbagliare, anche Francesco ha esagerato un pò spingendo Alessandro contro il termosifone.

    Saluti da Marco

  13. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 22:18 - Reply

    Ciao a tutti,sono Lorenzo C.volevo rispondere alle domande che la maestra Teresa ci ha posto. Secondo me soffriva tutta la classe ma in particolare Alessandro e lucia erano quelli che soffrivano di più. Secondo me il loro problema è risolvibile cercando di parlare con Francesco per capire il suo punto di vista. Chiedo alla maetsra Teresa perche secondo lei Francesco si comportava in quel modo.

  14. utente anonimo 4 febbraio 2005 at 22:31 - Reply

    Cara maestra Teresa, secondo me, nel litiogio che hai scritto, nessuno dei tre si è comportato bene perchè non hanno ragionato sull’accaduto ma sono rimasti indifferenti e, addirittura, sono arrivati alle mani.Secondo me dovevano cercare di trovare un accordo che andasse bene a tutti e promettere che quando c’era un conflitto fra di loro, lo avrebbero risolto parlandone e ragionandone per trovare una soluzione che andasse bene a tutti.

    Un abbraccio da Federica M.

  15. icfarrari 5 febbraio 2005 at 8:39 - Reply

    In questa situazione soffrivano tutti; secondo noi il problema era risolvibile facendo la pace.

    Un caro saluto, Giacomo e Lorenzo S. della Prima B Scuola Media di Pontremoli.

  16. utente anonimo 5 febbraio 2005 at 9:56 - Reply

    Ciao ragazzi,

    per noi soffrono anche gli altri compagni perchè vedono Lucia,Francesco e Alessandro litigare e allontanarsi tra loro.

    Secondo noi il problema si può risolvere facendo capire a Francesco che ha sbagliato a comportarsi in quel modo con Alessandro e Lucia.

    Da Marco e Claudia.

  17. utente anonimo 5 febbraio 2005 at 10:05 - Reply

    Cara maestra Teresa,

    secondo noi quello che soffre è solo Alessandro perchè è stato maltrattato da Lucia e Francesco buttandolo addosso al calorifero icendoli che è un bugiardo, uno scansafatiche e che gli avrebbe fatto fare una brutta fine.

    Il problema tra Alessandro, Lucia e Francesco è risolvibile facendo pace e chiedendosi scusa.Un bacio Giulia e Giuseppe.

  18. utente anonimo 5 febbraio 2005 at 10:21 - Reply

    Cari ragazzi,

    siamo due alunne della maestra Leila.

    Un litigio di questo genere può succedere anche a noi.Secondo noi tutta la classe ha sofferto vedendo i tre compagni litigare.Il problema di Alessandro,Francesco e Lucia è risolvibile se Francesco cambiasse il suo comportamento nei confronti di Alessandro.

    Vi salutiamo da Ylenia e Erica.

  19. tetibye 5 febbraio 2005 at 11:41 - Reply

    Con degli amici come voi, Francesco, Alessandro e Lucia avrebbero risolto il loro litigio in breve tempo, senza soffrirci troppo! Che ne dite di farli riflettere un pò di più sul loro comportamento? Così la prossima volta….
    Nella storia c’è un momento in cui si passa dal semplice litigio alla “violenza”? Se sì, quale?
    Per non arrivare all’azione “violenta” bisognava evitare il litigio?

    Aspetto i vostri numerosi commenti!
    Un GRANDE abbraccio. maestraTeresa

  20. carmi 5 febbraio 2005 at 11:43 - Reply

    Noi della IV D ne abbiamo parlato insieme e queste sono le nostre conclusioni.

    1)Chi soffre?

    a- Stanno male solo “gli amici” di Alessandro, Francesco e Lucia. Soprattutto la maestra sta male, perchè vede i suoi alunni litigare. In fondo la classe è come una famiglia.

    b- Tutta la classe sta male perchè se litigano ricevono punizioni.

    c- Stanno male tutti i bambini, perchè la classe è divisa in gruppetti che non vanno d’accordo.

    2)E’ risolvibile?

    a- Si può risolvere anche se non è tanto facile.

    b- Lucia può parlare con Francesco per convincerlo a fare pace con Alessandro.

    c- Forse sarebbe meglio lasciare passare del tempo.

    d- Francesco e Alessandro devono provare a ragionare con calma per risolvere i loro problemi. Magari con l’aiuto di Lucia che deve essere meno estranea.

    Ciao a tutti

  21. utente anonimo 5 febbraio 2005 at 11:47 - Reply

    1- Secondo noi in quella situazione, non soffrivano solo Francesco, Lucia ed Alessandro, ma anche i loro compagni che partecipavano e subivano parolacce e litigi.

    2- Il problema di Alessandro, Lucia e Francesco non è facile da risolvere, però se Francesco non se la prendesse tanto e Lucia non rispondesse agli insulti, la faccenda migliorerebbe.

    Un modo per migliorare questa situazione potrebbe essere quello di fare dei giochi di società e farli collaborare l’uno con l’altro nel tentativo di farli ritornare amici.

    Claudio – Sara – Mattia G.

  22. utente anonimo 5 febbraio 2005 at 11:49 - Reply

    Carissimi amici,

    secondo noi, durante i litigi,non soffrivano solo Lucia,Francesco e Alessandro ma anche gli altri compagni e crediamo che il problema sia risolvibile solo se Francesco cambiasse atteggiamento

    nei confronti dei compagni.

    Gli alunni della maestra Leila,Gerard e Silvia.R

  23. utente anonimo 6 febbraio 2005 at 12:10 - Reply

    Queste sono le mie considerazioni su questo litigio:è vero che a questa età si possono passare periodi complicati,ma è anche vero che il rispetto e l’educazione nei confronti dei maestri e dei propri compagni non deve mai venire meno.E’ anche vero che Francesco peggiora il proprio comportamento,infatti dal litigio è passato alle mani e cioè ad un comportamento violento.Questo comportamento crea un disagio per tutta la classe.Io credo che solo l’intervento deciso della maestra possa riportare la calma in classe.

    Lorenzo Polci

  24. utente anonimo 6 febbraio 2005 at 15:54 - Reply

    Riguardo questo litigio posso dire che,il comportamento di Francesco nei confronti di Alessandro e Lucia è esattamente sbagliato.

    Quindi secondo me,la soluzione del litigio dipende dal comportamento di Francesco.

    Perchè per ottenere la soluzione di un conflitto occorre l’accordo di tutti gli interessati e in questo caso l’accordo non c’è.

    Secondo me ,Francesco dovrebbe cambiare il suo comportamento , facendosi aiutare da Lucia e Alessandro.E poi così fanno soffrire anche i compagni che tutti i giorni li vedono litigare.

    Queste sono le mie considerazioni…Alice Coltrinari

  25. utente anonimo 7 febbraio 2005 at 9:48 - Reply

    Ciao amici siamo Teodor e Nicolò

    Secondo noi, bisogna cercar di parlare a Francesco con cautela affinchè si calmi, e la classe e la maestra devono cercare di capire e risolvere i loro problemi con delle lunghe discussioni.

  26. utente anonimo 7 febbraio 2005 at 9:53 - Reply

    ciao raga siamo lisa e giada di una 2media. secondo noi non soffrono solo lucia,alessandro e francesco ma soffre un po’ tutta la classe.per risolvere il problema basterebbe cercare di comunicare maggiormente e magari parlarne con l’insegnante e con il resto della 5x,così i compagni e l’insegnante vi darebbero una mano per riallacciare i vecchi rapporti di amicizia.

    sarebbe un peccato rovinare un’amicizia come la vostra.fateci sapere come si evolveranno le cose.

  27. tetibye 7 febbraio 2005 at 17:55 - Reply

    Siamo Alice, Andrea, Chiara, ed Ilaria,abbiamo deciso di rispondere alle domande della maestra Teresa.

    Riguardo alla prima domanda possiamo dire che nella storia c’è un momento in cui dal litigio si passa alla violenza ed è quello in cui Francesco dà uno spintone ad Alessandro.

    La risposta alla seconda domanda è che non bisogna evitare il conflitto perchè gestendolo porta la pace.

    E’impossibile evitare i contrasti tra le persone perchè siamo tutti diversi. Un saluto a tutti

  28. tetibye 7 febbraio 2005 at 17:59 - Reply

    Rispondiamo alle domande della maestra Teresa:

    1- Si, quando Alessandro ha cercato di parlare con Francesco e come risposta ha ottenuto uno spintone.

    2-No, bisogna affrontare il litigio, cioè cercare di ragionare insieme sull’ accaduto per trovare una soluzione che vada bene a tutti e tre. Possiamo dire che il conflitto

    porta alla pace e allo scambio di opinioni, invece la violenza è una complicazione dell’ intesa e non aiuta a risolverla.

    Filippo, Federica M., Gianluca e Sara

  29. utente anonimo 7 febbraio 2005 at 18:04 - Reply

    Secondo noi nel momento in cui Francesco diede uno spintone ad Alessandro che andò a sbattere contro il termosifone si è passati dal conflitto alla violenza. Pensiamo che non bisogna evitare il litigio, ma gestirlo con la collaboraziione di tutti. Il litigio che non viene affrontato può portare alla violenza e dopo è difficile risolverlo.

    Giorgia, Alexandra, Federica,Chiara.

  30. utente anonimo 7 febbraio 2005 at 19:11 - Reply

    CIAO

  31. utente anonimo 8 febbraio 2005 at 14:56 - Reply

    Siamo Jacopo, Lorenzo B. e Lorenzo S. e rispondiamo ai due punti interrogativi della maestra Teresa.

    Noi pensiamo che nella storia del litigio si passa alla violenza è quando Francesco gli ha dato uno spintone ad Alessandro, mentre lui aveva intenzione di trovare un accordo.

    Pensiamo anche che non bisogna assolutamente evitare il contrasto, ma affrontarlo subito , capire perchè Francesco si era arrabiato tanto e perchè discutendone per capire perchè Francesco si era offeso.

    Es. (per capire meglio) se il contrasto va gestito porta allapace, invece se non viene gestito porta alla guerra.

  32. djFoca91 8 febbraio 2005 at 17:28 - Reply

    Ciao ragazzi, sono un alunno di Joy_lb che ringrazio per aver segnalato questa discussione. Anche se arrivo un po’ in ritardo volevo rispondere ai quesiti di tetibye. Secondo me conflitto e volenza non hano lo stesso significato: un conflitto si può risolvere e credo che quella di Francesco sia testardaggine. La violenza infatti è quasi genetica, una volta entrato in questa spirale di odio difficilmente si riesce a uscirne. Il conflitto è una della manifestazioni dell’odio anche se spesso ci vanno di mezzo migliaia di innocenti. Francesco probabilmente era in un periodo di stanchezza e nervosismo e la presunzione di aver ragione hanno fatto degenerare la situazione.

    Complimenti a tutti ragazzi e insegnanti per questo blog, è fatto molto bene!

  33. J.J_gambil 8 febbraio 2005 at 18:20 - Reply

    Ciao ragazzi sono JJ, una alunno della prof. Joy (come dj Foca) e frequento il blog luduslitterarius! Mi complimento con voi perchè state discutendo in modo molto positivo su un argomento molto difficile, e purtroppo attuale, come quello della violenza. Anch’io penso che le parole conflitto e violenza non abbiano lo stesso significato e che spesso i conflitti avvengano come conseguenza di una violenza. Infatti anche alla fine della storia si crea un conflitto proprio perchè tra i compagni ognuno ha creato o a reagito a manifestazioni di violenza, che non deve per forza essere intesa come fisica. Secondo me però anche i compagni sbagliano perchè, invece che dividersi in coalizioni per appoggiare uno o l’altro amico, dovrebbero unirsi contro questa situazione di disagio per la classe facendo capire ai compagni che non vale la pena di litigare. Inoltre vorrei dire che forse è errato definire il manifestarsi violenti una cosa genetica, perchè una persona diventa violenta se viene educata alla violenza e non si oppone a questa situazione.

    Tornerò a farvi visita per vedere le vostre discussioni, ma non dimenticate anche voi di fare un salto su Ludus! Caio

  34. tetibye 8 febbraio 2005 at 19:35 - Reply

    Ragazzi di Rapagnano, Castiglione, Torino e Pontremoli…la discussione si allarga! Sono con noi anche i ragazzi di Luduslitterarius!

    Ragazzi di Rapagnano, Castiglione, Torino e Pontremoli…la discussione si allarga! Sono con noi anche i ragazzi di Luduslitterarius!

    Benvenuti ragazzi, il vostro contributo stimola ed arricchisce il nostro dibattito.maestraTeresa

    P.S. Ai ragazzi del progetto

    Andate a conoscere i nuovi amici sul loro blog

  35. utente anonimo 8 febbraio 2005 at 22:52 - Reply

    Sono contento della partecipazione dei ragazzi di Carla e anche felice di non vedere chiuso Ludus, anche se i commenti sono riservati agli utenti del blog.

    Carmelo

  36. grrensun 9 febbraio 2005 at 12:46 - Reply

    RAGAZZI DI LUDUS!!!!!

    Non potete immaginare la gioia nel leggere i vostri preziosi contributi!

    Seguo ludus dalla sua nascita ed è per me,e per i miei ragazzi, un importante punto di riferimento.

    Vi aspettiamo:l’unione fa la forza!

    Maestraleila

  37. montdj91 9 febbraio 2005 at 16:16 - Reply

    Secondo me in ogni classe, come in tutte le comunità, sorgono spesso difficoltà di rapporto perchè i caratteri e i modi di reagire possono essere molto diversi.Sono anche convinto, però,che se c’è la volontà di risolvere i conflitti è bene imparare a confrontarsi con gli altri, ad accettare le critiche e a cercare di migliorarsi.Certamente non è utile ignorare le tensioni,nè offendere gli altri e tantomeno ricorrere alla violenza fisica.Insomma,parliamone…

    montdj91

  38. joy_lb 9 febbraio 2005 at 23:39 - Reply

    Grazie a tutti per la calorosa accoglienza! 🙂

    carla

  39. utente anonimo 10 febbraio 2005 at 10:59 - Reply

    Ciao, siamo sempre noi, Teodor e Nicolò della classe di Lisa e Giada.

    Oggi chi scrive è Riccardo, spesso al centro di litigi nella classe : quindi è un esperto!

    Molte volte tra i due litiganti si arriva alla massima tensione.

    Nella nostra classe ci sono momenti anche più difficili del vostro, e spesso fuori dalla scuola si passa alle mani.

    Di solito dei ragazzi amici si alleano dalla parte dei contendenti.

    Ci sono anche i neutrali che si allontanano per non finire nei guai, ma alcuni tentano di convincere i litiganti a non parlarsi.

    Secondo noi i litigi si risolvono con il passare del tempo, ma non sempre perchè è difficile dimenticare gli insulti.

    Aggiungeremo altri commenti dopo le discussioni che stiamo affrontando in classe.Ciao a presto

  40. utente anonimo 10 febbraio 2005 at 11:02 - Reply

    ciao ragazzi della 5x, siamo lidia e jessica della classe 2d di una scuola media.

    vogliamo parlarvi della nostra classe che da quanto abbiamo capito non è tanto diversa dalla vostra.

    nella nostra classe di 23 alunni ci sono 5 stranieri e noi, nella nostra ignoranza li prendiamo in giro: questo non è un buon esempio da seguire.

    tra noi litighiamo molto spesso e qualche volta peggio del litigio di francesco,alessandro e lucia.

    nella nostra classe questo anno va di moda prendere in giro i compagni e litigare.

    ciao da lidia e jessica non prendete esempio dalla nostra classe.

  41. utente anonimo 10 febbraio 2005 at 12:36 - Reply

    Salve, maestra Teresa,

    siamo i ragazzi che da qualche giorno lasciano commenti sul tuo blog.

    Oggi vogliamo presentarci: siamo la classe 2D di una scuola media in provincia di Milano. 14 maschi, 9 femmine, in tutto 23 elementi ( compresi 5 ragazzi stranieri: è questo un primato nella nostra scuola!) Siamo burloni, simpatici, chiacchieroni… e curiosi, per questo abbiamo accettato l’idea della nostra prof di leggere il tuo blog e di collaborare con i tuoi alunni. A presto, tanti saluti.

  42. tetibye 12 febbraio 2005 at 11:39 - Reply

    Ragazzi della seconda D di Milano e un saluto alla vostra Prof. I vostri interessanti interventi rendono il dibattito ancora più stimolante!
    Diteci se avete un blog, vi verremo a trovare!.

    Perchè capita di portare in giro i compagni? Cosa si prova quando capita di essere portati in giro?
    Per quali altri motivi capita di litigare ed entrare in conflitto?

    Il dibattito continua…

    Vi consiglio di leggere i commenti che vengono lasciati di volta in volta, troverete molti spunti per esprimere le vostre opinioni.A Presto.MaestraTeresa

  43. tetibye 12 febbraio 2005 at 16:51 - Reply

    …e allora cosa aspetti? Siamo interessati alla tua opinione.

    maestraTeresa

  44. utente anonimo 12 febbraio 2005 at 16:36 - Reply

    cara maestra Teresa vorrei rispondere alla domanda che ci hai scritto sopra la scritta il caffe dei lettori .

    1

  45. utente anonimo 13 febbraio 2005 at 15:22 - Reply

    Carissimo Riccardo della classe di Lisa e Giada, ci è molto dispiaciuto leggere nel vostro commento che dopo la scuola, per un conflitto, passate subito alle mani senza prima discuterne insieme.

    Ci abbiamo rifflettuto un po’ su e, senza offesa, ci sembra quasi una lotta fra cani… Tu, che cosa ne pensi?

    Un’altra cosa molto,molto triste, sono coloro che incitano i contendenti a non parlarsi e ad odiarsi sempre più.

    Ci sembra molto crudele divertirsi delle sofferenze altrui…Un buon amico cercherebbe di farli smettere e di farli tornare amici.

    Ciao a tutti!!!MattiaV e Giulia

  46. tetibye 15 febbraio 2005 at 11:32 - Reply

    Ciao sono Andrea, un ragazzo del treno Rodari.

    Secondo me capita di portare in giro un compagno quando non lavora in classe,non collabora o per il gusto di provocare l’altro, per farlo soffrire e fargli un dispetto. A me è capitato di dire parole brutte agli amici, ma non di riceverle. Quando dicevo quelle parole lo facevo per scherzo, ma dopo quando ho visto il compagno che era dispiaciuto ci sono rimasto male.

    A volte litighiamo perchè abbiamo caratteri diversi o idee diverse. Un giorno durante un lavoro di gruppo, ho litigato con Filippo. Dovevamo mettere insieme le risposte che avevamo dato individualmente ad alcune domande.Tutti e due non volevamo rinunciare alle nostre risposte. Alla fine siamo riusciti, ma qualche altro gruppo no e ha terminato il lavoro il giorno dopo.

    Ciao a tutti! Andrea

  47. piccoliroditori 15 febbraio 2005 at 12:18 - Reply

    Nei primi anni di scuola elementare i miei compagni mi portavano in giro. Mi chiamavano con un nome strano che non voglio dire perchè me ne vergogno.Quando lo dicevano provavo un grande dolore al cuore. Chiesi l’intervento della maestra che mi aiutò e mi disse che dovevo cercare di parlare del mio disagio e di quello che provavo con i compagni. Un giorno fece anche una riunione con tutta la classe e lì la maestra ci aiutò a parlare di queste cose. Dopo un pò di tempo i miei amici mi scrissero una lettera ciascuno con tutti i loro pensieri. Ognuno lesse la sua lettera a voce alta. C’era un grande silenzio ed eravamo tutti emozionati. io provai una grande gioia.

    Io imparai a parlare quando qualcuno mi fa un torto e i compagni non mi fanno più soffrire.

    GRAZIE MAESTRA TERESA

    ALEXANDRA B.

  48. utente anonimo 15 febbraio 2005 at 12:32 - Reply

    Ci dispiace ma noi non abbiamo un blog e tanto meno sappiamo come si usa.

    Per questo anno ci limiteremo a visitare il blog e vi aiuteremo continuando a scrivervi.

    Magari ci aiutate a crearne uno l’anno prossimo ciao dalla 2D

  49. grrensun 16 febbraio 2005 at 12:32 - Reply

    Carissimo Riccardo della classe di Lisa e Giada,

    rileggendo il commento che ti abbiamo inviato, ci siamo accorti di non essere riusciti ad esprimerci in modo chiaro e completo:

    noi intendavamo, descrivendo i conflitti nella vostra classe come “lotta fra cani”,

    che i contendenti vengono in un certo senso incattiviti dai compagni prima della lotta, nel momento in cui avviene e addirittura dopo…

    Nelle lotte fra cani, i padroni dei combattenti lì incitano ad uccidersi a vicenda ed è un po’ quello che fanno i vostri compagni con voi; quindi, noi pensiamo che la colpa più grande non sia dei litiganti ma di coloro che li incitano alla lotta e alla violenza.

    Ciao a tutti da Giulia e da Mattiav

  50. utente anonimo 16 febbraio 2005 at 12:24 - Reply

    Carissimi amici delle scuole medie,

    in classe,con Maestraleila abbiamo commentato a voce il litigio avvenuto nella classe (immaginaria) 5°X e non abbiamo potuto non notare i vostri commenti: pensate che Leila li ha addirittura stampati!

    Ci siete stati molto d’aiuto e le vostre opinioni hanno influito sulle nostre.

    Per quanto riguarda la classe 2°D,non preoccupatevi;non prenderemo esempio da voi,ma piuttosto vorremmo confrontarci e trovare una soluzione ai litigi che avvengono quotidianamente nelle nostre classi.Siete d’accordo?

    A presto!

    per la 5°D,Denise.

  51. grrensun 16 febbraio 2005 at 15:49 - Reply

    Si passa dal litigio alla violenza quando Francesco spinge Alessandro contro il termosifone.

    Per non arrivare “all’azione violenta” bisognava far capire a Francesco che quel litigio era inutile e quindi Lucia o Alessandro dovevano riunire l’intera classe in un circle time(momento in cui gli alunni esprimono i loro pensieri su qualcosa)così, forse, con una spiegazione Francesco, Lucia ed Alessandro sarebbero tornati amici.

    Bacioni MattiaV

  52. utente anonimo 16 febbraio 2005 at 15:24 - Reply

    Ciao maestra Teresa sono Nicholas della

    5° E di Castiglione d/Stiv. e rispondo alle tue domande sul litigio.

    Per mè nella storia c’è un momento che si passa da un semplice litigio alla violenza perchè quando è stato spinto contro il termosifone c’è stata violenza fisica.

    Per non arrivare alla violenza bisogna evitare il litigio cercando di risolvere tranquillamente con parole moderate e senza violenza fino ad arrivare ad un accordo tranquillo.

    ciao buona settimana da Nicholas

  53. utente anonimo 16 febbraio 2005 at 16:04 - Reply

    Ciao Teresa, dando un occhiata al tuo blog, ho pensato di fare un commento.

    Secondo me, c’è un momento in cui si passa dal litigio alla violenza, che è quello in cui Francesco ha spinto Alessandro contro il termosifone e per non arrivare alla violenza bisognava evitare il litigio.

    Ciao dal tuo amico Nicola M.

  54. Elecktra 16 febbraio 2005 at 17:33 - Reply

    Carissima maestra Teresa,

    noi siamo i due angioletti
    della maestraleila, volevamo rispondere alle tue domande:

    pensiamo che quando Francesco spinse contro il termosifone il suo amico Alessandro, si è passati da un semplice litigio alla violenza fisica ma soprattutto morale…

    Passando alla seconda domanda, la nostra risposta è:

    il litigio,è una cosa molto costruttiva perchè rimane sempre uno scampio di idee, ma passare dal litigio a un’occio nero, c’è molta differenza.

    Ciao a tutti Giulia

  55. utente anonimo 16 febbraio 2005 at 18:48 - Reply

    Ciao Teresa,

    vogliamo rispondere alle tue domande:

    1)Si c’è un memento in cui si passa dal litigio alla violenza quando Alessandro cerco’ di parlare a Francesco.

    2) Si,si poteva evitare il litigio che poi avrebbe portato alla violenza.

    Ciao Simone e Nicolo’

  56. utente anonimo 16 febbraio 2005 at 19:43 - Reply

    Cara Maestra Teresa,

    secondo me c’è un momento in cui si è passati dal litigio alla violenza ed è quando Francesco diede lo spintone ad Alessandro.

    Per non passare alla violenza bisognava avviare un dialogo coinvolgendo tutta la classe.

  57. utente anonimo 17 febbraio 2005 at 10:57 - Reply

    Carissimi nuovi amici,

    sono Riccardo e vi ringrazio molto della vostra riflessione.

    non pensavo che potevamo essere paragonati a dei cani però avete proprio ragione è un immagine forte che ci può aiutare a non comportarci in questo modo.

    Adesso è suonata la campana, devo lasciare il computer per la lezione di ed. tecnica.

    Rileggerò con i miei compagni le vostre risposte e domani vi risponderò.

    Ciao Riccardo

  58. grrensun 17 febbraio 2005 at 12:16 - Reply

    CACCIA ALL’EMITTENTE!!!!

    cari ragazzi della 2° D di una scuola media della provincia di Milano,

    in classe, abbiamo fatto una ” caccia all’emittente”, poichè diversi commenti sono anonimi o se ne precisa solo il nome proprio, tra gli “sconosciuti ” ci siete anche voi e dato che i vostri commenti sono interessanti e vogliamo continuare la nostra discussione, desideriamo porvi alcune domande:

    – Da quale città provenite?

    – Come si chiama la vostra scuola?

    – Qual’è la/il vostra/o prof. che vi segue durante questi dialoghi virtuali?

    Grazie in anticipo,

    dai rappresentanti della classe 5° D della maestra Leila!!!

    PS

    Se volete conosceci meglio, andate sul nostro blog:-)

  59. utente anonimo 18 febbraio 2005 at 10:59 - Reply

    carissimi ragazzi della maestra Leila,

    risponderemo in seguito alle vostre domande circa la CACCIA All’EMITTENTE!!!!

    ora vogliamo risponere invece al commento di Giulia e Mattiav,riguardante l’affermazione dei litiganti e degli incitatori.

    Secondo noi la colpa è uguale per entrambe le parti,certo gli incitatori sbagliano a mettere l’uno contro l’altro i contendenti ma questi sono in grado di pensare e fare ciò che ritengono più opportuno e quindi di non dare peso alle affermazioni degli incitatori.

    Questi consigli vi sono stati dati da due osservatrici esperte che patteggiano sempre per qualcuno ma non sempre rendono nota la sua identità.

    Aspettiamo una vostra risposta,

    ciao a presto by Lisa e Giada della 2D

  60. utente anonimo 20 febbraio 2005 at 17:12 - Reply

    Leggendo i commenti abbiamo visto che tutti la pensiamo in modo diverso. Ci siamo emozionati perché alcuni commenti erano scritti con parole che facevano piangere. Vogliamo rispondere a Sharon, Elisa, Aldul: il comportamento di Lucia secondo noi non é corretto e responsabile perché se il litigio non viene affrontato rimane per sempre.

    Ciao Nicolò e Nicholas non é tanto semplice portare a tavolino Francesco perché lui non sembra tanto disponibile , l’abbiamo capito da come Francesco ha dato quello spintone ad Alessandro, non volendo ascoltare. Certe volte capita di portare in giro i compagni per attaccar briga, fare un dispetto, e per stuzzicare. A me é capitato di essere portato in giro come loro ed ho risposto con gli insulti e anche con le mani. Provavo un gran dolore dentro di me che quelle persone non mi volevano più bene. adesso non succede più e siamo diventati più amici di prima, ci ha aiutato molto l’aiuto di alcuni compagni. Gli altri motivi per cui accade di litigare spesso sono per rabbia, per vendetta ma soprattutto per idee che non ci stanno bene. Io sono Miriam e quasi quattro mesi fà ho litigato con mio fratello perchè lui voleva vedere il film e io volevo giocare. A quel punto ci siamo arrabbiati e ci siamo presi in giro poi arrivato mio fratello grande (Giuseppe)che ci ha separato. Giuseppe ci ha fatto ragionare e io ho capito di essermi comportata male. Prima abbiamo visto il film e dopo abbiamo giocato.

    UN BACIO DA: CHIARA R., LORENZO C., JONATHAN, MIRIAM.

  61. grrensun 20 febbraio 2005 at 21:49 - Reply

    Forza ragazzi di una scuola della provincia di Milano, fatevi riconoscere!

    E’ buona norma, in internet, farsi riconoscere!

    A presto. Maestraleila.

  62. piccoliroditori 22 febbraio 2005 at 12:04 - Reply

    Siamo di nuovo Chiara R. Lorenzo C. jonathan e Miriam, alunni della maestra Teresa. Ragazzi della 2°D della Provincia di Milano anche noi e i nostri compagni vorremmo sapere da quale città provenite, come si chiama la vostra scuola, chi vi segue quando lasciate i commenti. Vogliamo conoscervi meglio, così sara più facile comunicare.

    Aspettiamo la vostra risposta

  63. utente anonimo 26 febbraio 2005 at 11:14 - Reply

    Cari amici di Rapagnano,

    ho deciso di fare un altro commento riguardo al racconto “Litigi”.

    Secondo me, Alessandro e Lucia, per evitare il litigio, dovrebbero dire a Francesco che il litigio era inutile.

    Visto che ciò non era successo, ovviamente, anche l’intera classe ha sofferto.

    Ciao dal vostro amico NicolaM.

  64. utente anonimo 26 aprile 2005 at 7:37 - Reply

    Non sò cos’è peggio,se restar indifferenti o schierarsi con qualcuno in un litigio e subirne le conseguenze.

    Comunque ogni litigio si può risolvere senza problemi a patto che i litiganti riconoscano le proprie colpe e capiscano una cosa molto importante:non vale la pena perdere un’amico per motivi sciocchi o inutili!

    By emyluise

  65. utente anonimo 26 aprile 2005 at 9:03 - Reply

    Benvenuti al nostro secondo dibattito.QUESTA VOLTA PARLIAMO DI VIOLENZA, DI GUERRA E DI PACE TRA GLI UOMINI.
    …la pace vera può esistere solo se non c’è violenza…” (A.Solzenicyn)

    Sei d’accordo? Perchè gli uomini non sanno vivere in pace?
    Quali sono le ragioni che generano la violenza e conducono alla guerra?
    Quali sono le condizioni indispensabili perchè si realizzi una convivenza civile e pacifica nei diversi paesi del mondo?

    Esprimete le vostre opinioni.



    maestraTeresa

  66. forlach 27 aprile 2005 at 7:58 - Reply

    il”dibattito” ha coinvolto solo i tre amici, ma anche i loro compagni.un modo per risolverlo ci sarebbe: chiedersi scusa a vicenda e tornare amici come prima.La cosa è un po’ difficile, ma può essere possibile!!!!!!!!!!!

    alexmichieletto, mnt, forlach, argi

  67. forlach 27 aprile 2005 at 8:02 - Reply

    correggiamo:

    il”dibattito” non ha coinvolto solo i tre amici, ma anche i loro compagni.un modo per risolverlo ci sarebbe: chiedersi scusa a vicenda e tornare amici come prima.La cosa è un po’ difficile, ma può essere possibile!!!!!!!!!!!

    alexmichieletto, mnt, forlach, argi

  68. mtb 26 febbraio 2006 at 8:53 - Reply

    bellissimo dibattito!

    mtb

  69. Letizia 4 aprile 2012 at 17:26 - Reply

    Il problema si potrebbe risolvere così:
    chiedendogli scusa facciamo pace per favore?
    oppure scrivendogli una lettera con scritto
    facciamo pace.

  70. tetibye 5 aprile 2012 at 12:30 - Reply

    @ Letizia:
    Carissima Letizia le parole scritte possono essere rilette più volte, permettono di riflettere … mi piace l’idea di una lettera per chiedere scusa e fare la pace! Bravissima!!! Un bacio maestraTeresa

  71. carmen 5 aprile 2012 at 16:47 - Reply

    Maestra ho letto la storia dei litigi e mie piaciuto molto maestra buona pasqua.
    carmen morciano tanti bacioni a tutti e anche ha zorba

  72. tetibye 5 aprile 2012 at 17:00 - Reply

    @ carmen:
    Buona Pasqua anche a te e alla tua famiglia! Un bacio maestraTeresa

  73. Leonardo 10 aprile 2012 at 21:45 - Reply

    Cara maestra Teresa io credo che tutta la classe soffre se ci sono dei compagni che litigano tra loro 😥 perchè quando si va a scuola diventiamo amici di tutti i compagni e passiamo tanto tempo insieme.
    Se parliamo invece di picchiarci le cose si sistemerebbero. 😆 😮 😛 🙂

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