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Una fiaba per l’Anno Nuovo: L’anno che verrà

L’anno che verrà

C’era una volta, nella contea di Mensilandia, una famiglia composta da Anno Vecchio, sua madrea Annina e suo padre Annino.

Un giorno Annina apprese una bellissima notizia: stava per nascere il secondogenito tanto desiderato e, insieme a suo marito Annino, decisero subito che si sarebbe chiamato Anno Nuovo.


Anno Vecchio, saputo dell’evento, per la gelosia verso il bambino che stava per nascere, partì alla ricerca del signor Tempo, l’unico in grado di risolvere il suo problema. Il signor Tempo era un tipo che andava sempre di fretta, non tornava mai indietro e soprattutto aveva il potere di controllare tutti gli orologi del mondo.

Anno Vecchio chiese al Signor Tempo di fermarsi cosicchè Anno Nuovo non potesse nascere. Il signor Tempo spiegò ad Anno Vecchio che fermare il tempo poteva causare una catastrofe mondiale e gli proibì di interrompere lo scorrere della vita. Mentre il signor Tempo rifletteva sul fatto che ogni anno un bambino gli chiedeva di fermare tutti gli orologi, Anno vecchio ne approfittò per legare il signor Tempo che così smise di correre.

Ad un tratto tutti gli orologi si fermarono e Anno Vecchio tornò a casa felice e sicuro di avere impedito la nascita di Anno Nuovo. Tutto era strano , non c’era più la notte e il giorno, i bambini ripetevano sempre gli stessi movimenti e i pensieri e le emozioni erano sempre gli stessi. Fu allore che Anno Vecchio capì che fermare il tempo era stato un errore e si precipitò a liberare il signor Tempo.

Il signor Tempo, finalmente libero, perdonò Anno Vecchio per la birichinata e lo condusse in un’isola chiamata “L’isola dei ricordi”, dove vivevano tutti gli Anni Vecchi conservando i ricordi di tutti gli abitanti della contea di Mensilandia.

Appena Anno Vecchio sbarcò sull’isola venne alla luce Anno Nuovo e nella contea ci furono grandi festeggiamenti, ma …

Anno Nuovo non sapeva che gli sarebbe toccato lo stesso destino di Anno Vecchio.

Matteo 

By |2020-03-01T21:05:04+00:00dicembre 21st, 2012|3. CLASSE TERZA, 6. ITALIANO, CICLO 2010/2015, RICORRENZE|4 Comments

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4 Comments

  1. Matteo Ciucani 22 dicembre 2012 at 21:47 - Reply

    Maestra penso che hai caricato sulla mia favola la lettura di Zarina. 😥 😥 😥
    Comunque grazie per aver pubblicato la fiaba.
    Ciao e buone vacanze ❗ 😛 😛

    • tetibye 22 dicembre 2012 at 22:45 - Reply

      Corretto! Matteo, mi devi tenere sotto controllo!!!
      Bacioni

  2. Lorenzo 2 gennaio 2013 at 17:42 - Reply

    Che bella esperienza!Cantare davanti ad un pubblico cosi’ numeroso,che emozione!Il 23 Dicembre ,in chiesa,ho cantato insieme ai miei compagni del catechismo,tra cui:Tommy,Chiara e Silvia.Ci doveva essere anche Marco ,ma non e’ potuto venire.Siamo stati bravissimi.Ciao,carissima maestra Teresa,BUON ANNO Da Lorenzo,Laura,mamma e babbo.

  3. piccoli roditori 2 gennaio 2013 at 18:08 - Reply

    Che emozione cantare davanti ad un pubblico cosi’ numeroso!Il 23 Dicembre ,in chiesa,ho cantato insieme ai miei compagni del catechismo,tra cui:Tommy,Chiara e Silvia.Ci doveva essere anche Marco ma non e’ potuto venire.Siamo stati davvero bravi! Ciao carissima maestra Teresa.BUON ANNO! ❗ 😛 ❗ ❗ Da Lorenzo,Laura,mamma e babbo.Auguri! :mrgreen:

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