Un’avventura speciale

 Un’avventura speciale

Era un giorno di primavera quando io, Elisa e Sam eravamo intenti a giocare in Internet nella mia cameretta.. .

All’improvviso ci apparve una schermata con una mappa, per precisione una mappa del tesoro che partiva proprio da casa mia. “Chi sarà mai stato ad inviarcela?”, disse Elisa. Abbiamo cercato di capire chi ci stava mettendo addosso quel senso di curiosità ed abbiamo scoperto che era firmata “anonimo98”. Ci siamo domandate chi fosse, ma non ci importava di lui, ci interessava il tesoro. “Non perdiamoci in stupidità, mettiamoci sotto e troviamo il tesoro” disse Sam con un tono di voce un pò arrabbiato. Il giorno trascorse senza nessun risultato. Il giorno seguente, comparve sullo schermo un burrone che conoscevamo molto bene: era l’ostacolo che dovevamo attraversare per arrivare al tesoro.

Facendo molta attenzione, uno dopo l’altro, ci incamminammo verso il burrone. Di fronte al burrone sentimmo una grande leggerezza, qualcuno ci stava staccando da terra e non capimmo più nulla.  Ci ritrovammo nella barriera corallina, vestiti da sub. Esporammo il mondo subacqueo e visto i pesci più belli del mondo.  Incontrammo tanti piccoli gnometti marini che, all’apparenza, non sembravamo pericolosi, ma appena ci hanno visto hanno cominciato a lanciarci delle piccole lance che sembravano stuzzicadenti, ma facevano male. Sfuggiti dalla furia degli gnometti, pensavamo di essere ormai vicini al tesoro.

Però, come diceva sempre mia nonna, “Non si possono prevedere le cose del nostro futuro, meglio aspettare pacatamente che tutto accada al meglio! Ogni cosa ha il suo tempo!”, infatti ci trovammo davanti un animalaccio. “Uno squa…squa…squa…squalooo!!!”, balbettaio, mentre si avvicinava minaccioso. Ci avrebbe divorati se il nostro amico Sam non lo avesse calmato con i suoi “poteri” sugli animali. Dopo un lungo tragitto a nuoto non ci sentivamo più le braccia, ma avevamo il cuore pieno di gioia perchè eravamo ancora vivi. “Eccolo! Evviva! Lo abbiamo trovato!” esclamò Elisa, venendoci incontro con uno scrigno in mano.

Aprimmo lo scrigno e, come d’incanto, ci trovammo di nuovo nella mia cameretta, davanti al computer. C’era un nuovo messaggio di “Anonimo 98”: “Ciao ragazzi, sono “Anonimo98″, vi è piaciuta la sorpresa? Volete sapere chi sono? Io  sono la vostra fantasia…”.

Continuammo a tenerci in contatto con quest’uomo e vivemmo tante altre avventure fantastiche.

Silvia Marrozzini

By |2020-04-22T01:40:42+00:00aprile 18th, 2010|5. CLASSE QUINTA, 6. ITALIANO, CICLO 2005/2010|0 Comments

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